Il peggioramento dell’udito legato all’età, noto anche come presbiacusia, non è altro che una diminuzione della capacità uditiva che si verifica con l’invecchiamento. Con il termine ipoacusia neurosensoriale si intende un danneggiamento alle cellule ciliate dell’orecchio interno o delle vie nervose. Nella maggior parte dei casi, l’ipoacusia interessa entrambe le orecchie.
L’udito può cominciare a peggiorare già dai 30 e 40 anni e continuare ad aggravarsi col tempo. E’ bene non trascurare una perdita uditiva, dato che il peggioramento della condizione mette a dura prova la qualità della vita.
Nei primi stadi della presbiacusia può risultare difficile sentire i suoni ad alta frequenza. Il suono della voce umana rientra in questa categoria, pertanto, col passare del tempo, la comprensione del parlato diventa sempre più difficoltosa. Sentire gli altri diventa ancora più difficile in ambienti con rumorosità elevata o con rumori di fondo.
L’aspetto più insidioso della presbiacusia è il fatto che il calo di udito si manifesta lentamente, per cui può capitare di non rendersi conto che non si sente più bene come prima.
Possono anche manifestarsi acufene (ronzio nelle orecchie), capogiri e perfino problemi di equilibrio.